Sabato 7 marzo 2020 alle ore 15 – con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), di UNICEF Italia, Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari (Dip. di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea), Ateneo Veneto – inaugura a Venezia Shipwreck Crime, mostra personale del fotografo Italo Rondinella, ospitata all’interno degli antichi Magazzini del Sale messi a disposizione dalla Reale Società Canottieri Bucintoro 1882.
La mostra consta di una serie di oggetti personali appartenuti alle centinaia di persone che – nella speranza di raggiungere il territorio europeo – hanno tentato di attraversare il breve tratto di mare che separa la costa turca dall’isola greca di Lesbo. Molti di loro non ce l’hanno fatta.
Gli oggetti – abiti, scarpe, biberon, salvagenti e molto altro – sono stati fotografati dall’autore così come rinvenuti sulla riva e successivamente raccolti per formare parte, insieme alle immagini, il corpus di questa mostra che ha lo scopo di restituire dignità alle storie anonime di coloro a cui sono appartenuti.
All’interno del percorso espositivo è inoltre presente un contributo narrativo di Anna Lucia Colleo.
44 sono le fotografie e 44 i rispettivi oggetti.
Il progetto è stato realizzato a più di due anni di distanza da quando il flusso migratorio dalla Turchia all’Europa ha conosciuto il suo picco più alto.
In quel tratto di costa turca tra Babakale e Ayvalık si alternano a singhiozzo spiagge frequentate da vacanzieri a tratti vuoti, dove sono stati trovati gli oggetti dei naufraghi. Al fine di rappresentare queste due realtà parallele, l’autore ha incluso negli spazi di mostra il sonoro della spiaggia frequentata dai bagnanti, appositamente registrato dal vivo.
Il solco emotivo che separa queste due realtà sul medesimo palcoscenico – la spiaggia – esprime secondo l’autore una metafora della rappresentazione mediatica della vicenda umana dei migranti che perde la sua naturale dimensione compassionevole per diventare mera descrizione di un fenomeno. Come conclude l’artista, “Shipwreck Crime non è pertanto un progetto sul fenomeno migratorio, bensì sulla commozione”.
Italo Rondinella è un fotografo e filmmaker italiano da anni residente in Turchia.
Nel suo lavoro, alterna l’impegno giornalistico – attraverso la produzione di reportage fotografici e video documentari – a una ricerca più personale.
In entrambi i casi, i temi trattati hanno prevalentemente a che vedere con i conflitti del mondo globale contemporaneo, le sfide a essi connesse e i conseguenti cambiamenti sociali e politici.
È in corso in diversi spazi espositivi, sia in Italia che in altri paesi europei, la sua mostra personale sulla biodiversità agro-alimentare, commissionata dal progetto DYNAVERSITY finanziato dell’Unione Europea. La mostra è già stata esposta in Toscana, Campania, Lombardia e Danimarca e continuerà a muoversi secondo un programma gestito da Federparchi (la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali).
Tutti i lavori di Italo Rondinella sono raccolti nel suo sito personale: italorondinella.com
Mostra personale di Italo Rondinella | Shipwreck Crime
A cura di Anna Lucia Colleo con il contributo di Elisa Muliere
In collaborazione con
Reale Società Canottieri Bucintoro 1882
Bottega Gollini – Galleria d’Arte
Con il patrocinio di
Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
UNICEF Italia
Regione del Veneto
Comune di Venezia
Università Ca’ Foscari – Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea
Ateneo Veneto
Con il supporto di
Noema Srl
Tooteko Srl
Sede Magazzini del Sale / magazzino 5 / Dorsoduro 262, Venezia
Inaugurazione Sabato 7 marzo, ore 15
Date 7 marzo – 15 aprile
Orari da martedì a sabato: h 10 – 18 / domenica: h 10 – 13 / chiuso il lunedì
Informazioni Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 | Tel. +39 041 5205630
Ingresso gratuito
Segreteria organizzativa Noema Srl in collaborazione con Artelibro
Ufficio stampa Irene Guzman | press@noemacongressi.it | +39 349 1250956