Lenovo, con il marchio Motorola, si è avventurata in un esperimento nuovo e coraggioso, quello del design modulare. La famiglia Moto Z raggruppa gli smartphone dell’azienda realizzati secondo questa particolare concezione, come il Moto Z2 Play in esame.
Si tratta di uno smartphone di fascia media, con una dotazione generalmente buona anche se non ai vertici della tecnologia soprattutto per quanto riguarda processore e fotocamera.
Lo Z2 Play è realizzato interamente in alluminio, di cui è composto lo chassis da appena 6 mm di spessore. In assenza di cover posteriore lo Z2 è quindi sottilissimo, quasi da apparire fragile sebbene nei fatti risulti piuttosto robusto. Viene naturale evitare di sedersi con lo smartphone nella tasca posteriore dei jeans…
La parte posteriore dello Z2 sarebbe completamente liscia, non fosse per la presenza di un esuberante blocco fotocamera e dei contatti per l’installazione dei moduli.
In dotazione viene offerta una cover in plastica lavorata che, installata, ripristina una forma più “tradizionale” del dispositivo, appiattendo l’ingombro della fotocamera e coprendo i contatti, oltre che fornendo maggiore protezione al tutto, al prezzo di un aumento di spessore (ma anche dell’apparente solidità).
Veloce ma non un campione
All’accensione il Moto Z2 Play non appare particolarmente brillante in fatto di velocità. Con Android 7.1.1 di aspetto praticamente standard, senza specifiche customizzazioni, il tempo di di avvio del sistema è leggermente superiore rispetto ai modelli con processori più evoluti. Se bastano circa 3 secondi per lo spegnimento, un tempo ridottissimo, ne servono almeno 35 (compresa la pressione del tasto di accensione) per l’avvio, rallentato anche dalla riproduzione della sigla “hello Moto”.
Nell’impiego normale, comunque, non abbiamo notato particolari tentennamenti, né nella riproduzione di video, lo sfogliare di fotografie e generalmente l’avvio delle funzionalità. Qualche piccola limitazione invece può essere riscontrata nell’utilizzo di giochi particolarmente esigenti in fatto di grafica, che non rappresentano il terreno di battaglia preferito per questo smartphone.
Il display è protetto da uno schermo Gorilla Glass che offre una buona resistenza a graffi ed urti, oltre che una piacevole sensazione al tatto. Il display Full HD è di tipo AMOLED e le immagini offrono le caratteristiche tipiche di questa tecnologia, con colori ricchi e neri molto profondi. Il display è brillante e non abbiamo riscontrato particolari problemi ad utilizzarlo anche in presenza di forte illuminazione. La riproduzione di video è fluida e le fotografie appaiono piuttosto vive e sature, nel complesso rendendo piacevole la visione.
Come accennato in precedenza, il sistema operativo Android non presenta quasi nessuna customizzazione ed anche la presenza di app precaricate in aggiunta alla dotazione standard Google è ridotta al minimo: una sola app “Moto” con cui gestire le “Actions” per il controllo gestuale, le notifiche e la gestione vocale (non disponibile in italiano). Nulla di più. Nessuna app non disinstallabile ed indesiderata.
Tra i controlli gestuali segnaliamo la possibilità di navigare con il sensore di impronte, l’attivazione rapida della fotocamera e della luce flash, la possibilità di interrompere lo squillo quando si solleva il telefono ed il sensore di prossimità che accende lo schermo.
Quest’ultimo è forse un po’ troppo sensibile e tende a riconoscere come tentativi di “presa” del telefono qualsiasi movimento in prossimità, pertanto abbiamo preferito disabilitarlo, sebbene anche in questo caso qualche volta lo schermo si attivi senza apparente motivo. Le funzioni di talk back possono annunciare il chiamante all’arrivo di una telefonata o un messaggio.
La nuova versione di Android offre anche le funzioni contestuali: tenendo premuta l’icona di una app compare un piccolo menu di opzioni da selezionare prima dell’avvio dell’app stessa (come già avviene del resto con iOS).
La capacità della batteria integrata è di ben 3000 mAh: considerate le dimensioni così sottili dello smartphone è sicuramente una sorpresa positiva. Si gestisce tranquillamente una giornata di utilizzo intenso e, in caso di necessità, verrà utile la funzione di ricarica veloce che permette di raggiungere il 50% di capacità in circa mezz’ora. Per assicurarsi una carica virtualmente illimitata è possibile acquistare il modulo Turbopower che offre una riserva di quasi 3500 mAh da collegare in un click. Per chi quindi ha necessità particolari, come ad esempio quando si usa lo smartphone in viaggio come fotocamera, la combinazione Z2 Play con Turbopower diventa un vero e proprio campione in fatto di autonomia.
A proposito di fotocamera, lo Z2 è dotato di un modulo con sensore da 12 Megapixel coadiuvato da un doppio LED per l’illuminazione. Può catturare immagini e video fino alla risoluzione UHD a 30 fps. Gli scatti vengono salvati in JPEG (solo con il modulo fotocamera opzionale è possibile salvare in RAW, oltre che godere dello zoom ottico 10x).
La qualità delle immagini è buona anche se la risoluzione non è particolarmente elevata rispetto alla media di categoria. Motorola ci tiene però a sottolineare che il sensore della fotocamera è dotato di pixel più grandi che ne dovrebbero migliorare le prestazioni in fatto di sensibilità e rumorosità. In effetti la qualità delle immagini è nel complesso molto buona. Si nota un livello di dettaglio generalmente alto, anche rispetto a smartphone dotati di fotocamere con un maggior numeri di pixel all’attivo, ed una sensibilità superiore alla media in condizioni di scarsa illuminazione.
Curiosamente lo Z2 scatta sempre in HDR, visto che la funzione non è disabilitabile. In effetti in scatti ad alto contrasto è possibile notare una buona restituzione dei dettagli nelle zone più in ombra, al confronto con altri smartphone a funzione HDR disabilitata, anche se comunque nulla di particolarmente brillante. Più sacrificata la fotocamera anteriore, che offre solo 5 megapixel e generalmente una scarsa sensibilità: non il massimo per i selfie…
Il Soundboost 2
L’altoparlante integrato nel Motorola Z2 Play offre una riproduzione sonora dignitosa, spazialmente compressa ma bilanciata sotto il profilo tonale.
Per il test abbiamo usato lo smartphone corredato dal modulo JBL Soundboost2 con cui la situazione cambia radicalmente.
La coppia di altoparlanti stereofonici da 3 + 3 W restituisce immediatamente ampiezza alla riproduzione arricchendola soprattutto sulla gamma bassa. Anche la potenza di uscita superiore permette di ascoltare musica in compagnia in una stanza. Nei fatti è una soluzione alternativa all’acquisto di uno speaker bluetooth, offerta ad un prezzo tutto sommato confrontabile.
Il Soundboost2 ovviamente rende lo Z2 molto più spesso ed ingombrante, ma ha il vantaggio di non richiedere operazioni di pairing rendendo l’uso immediato (anche se rispetto ad uno speaker bluetooth questo è anche un limite se si vuole ascoltare musica dal telefono di un amico…).
Lo speaker è dotato di una batteria integrata da 1000 mAh ricaricabile separatamente, che offre capacità aggiuntiva rispetto alla batteria integrata nello smartphone riducendone il consumo in ascolto.
In aggiunta ai diffusori stereo JBL Soundboost 2, gli altri moduli ad oggi comprendono una cover per la ricarica wireless, la Turbopower già citata che aggiunge 3490 mAh di carica istantaneamente, un proiettore InstaShare di tipo DLP VGA in grado di produrre schermi fino a 70” (teorici), ed un particolare modulo fotografico Hasselblad True Zoom, dotato di una fotocamera con zoom ottico 10X equivalente ad un 25 – 250 mm e sensore 12 Megapixel.
Esistono anche altri moduli realizzati da Lenovo o da terze parti, grazie all’approccio aperto dell’azienda che rende disponibili i kit per lo sviluppo di nuovi accessori, con tanto di fondi di investimento messi a disposizione per le migliori idee.
Lo Z2 Play viene offerto in versione da 3 e 4 GB di RAM, e 32 o 64 GB di memoria flash: il modello in esame era dotato rispettivamente di 4 e 64 GB che rappresentano una dotazione da fascia più elevata. È anche possibile scegliere fra la versione a singola SIM e Dual SIM e per quest’ultima segnaliamo un’ulteriore nota positiva che vede lo slot di espansione MicroSD indipendente da quello della seconda SIM, il che permette di espandere la capacità senza sacrificare la doppia connettività.
Completano la dotazione una presa USB-C e un jack fisico da 3.5 mm per il collegamento di auricolari o cuffie tradizionali, con una buona resa musicale. Il WiFi arriva alla versione n ed è monobanda (2.4 GHz).
Il prezzo di listino dello Z2 Play in esame, con 4 GB RAM e 64 GB flash, in realtà non è bassissimo, anche ad esempio rispetto all’Honor 9 in prova su questo stesso numero che offre caratteristiche tecniche decisamente superiori, senza però i vantaggi del design modulare e con un display più piccolo.
Nel complesso, infatti, sebbene lo Z2 Play sia un ottimo smartphone anche valutato secondo gli aspetti più tradizionali, considerato il prezzo è consigliabile come acquisto principalmente a chi vuole divertirsi a sperimentare le caratteristiche di espandibilità ed adattabilità – ampie ed utili – permesse dall’adozione dei Moto Mods. Questo ovviamente a meno di offerte particolari con street price competitivi che potrebbero rendere lo Z2 Play ancora più allettante da acquistare.