Lanciata lo scorso gennaio, la fotocamera Fujifilm X-T1 sta guadagnando una certa popolarità nel mondo della fotografia e del video. Si tratta infatti di un prodotto originale, che unisce tradizione e innovazione, con il look retrò e i comandi manuali tipici delle vecchie reflex a pellicola che tanto piacciono ai fotografi navigati, ma con un sensore di ultima generazione e una costruzione mirrorless che ha consentito di ridurne le dimensioni e il peso (per il test completo rimandiamo a pagina 74 di Tutto Digitale n. 89). Tra i punti di forza della X-T1 c’è anche un corpo macchina anti-pioggia e anti-polvere, completamente ermetico, che ne permette l’utilizzo in condizioni atmosferiche avverse. Per sfruttare a pieno tale caratteristica era però necessaria anche un’ottica all’altezza, compatta, versatile e resistente a pioggia e sabbia. Così a pochi mesi dall’uscita dall’X-T1, Fujifilm ha lanciato sul mercato la prima ottica water-resistant (o sarebbe meglio dire weather-resistant), uno zoom 18-135 stabilizzato adatto a ogni circostanza, che si aggiunge alla gamma ormai molto ampia di ottiche con innesto XF.
Dettagli perfetti dal grandangolo al tele
Il nuovo obiettivo Fujinon è siglato XF 18-135mm R LM OIS WR, un nome apparentemente complesso, ma che già spiega tutte le principali caratteristiche di questo zoom: R sta per Ring, ad indicare la presenza dell’anello per la regolazione manuale del diaframma; LM sta per Linear Motor, ovvero il sistema di autofocus con motore ad ultrasuoni; OIS si riferisce allo stabilizzatore (optical image stabilizer); WR infine sta per weather resistant. Chiariamo subito che la X-T1 non è una fotocamera subacquea, ma può essere utilizzata tranquillamente anche sotto la pioggia battente, nel bel mezzo di una tempesta di sabbia o ancora a 10 gradi sotto zero. Il nuovo zoom 18-135mm è stato progettato appositamente per funzionare alla perfezione anche in tali condizioni estreme e per ottenere questo risultato è stato necessario applicare dei sigilli in almeno 20 punti diversi dell’ottica; inoltre è stato inserito un ‘micro-ventilatore’ alla base della lente che previene l’accumulo di particelle di polvere durante l’uso dello zoom e impedisce la formazione di condensa in caso di sbalzi improvvisi di temperatura.
L’ottica Fujinon è realizzata con lenti di alta qualità, tra cui ben 7 elementi asferici e 2 in vetro a bassa dispersione; le lenti sono inoltre trattate con uno speciale rivestimento anti-riflesso. Il risultato di questi accorgimenti costruttivi è davvero positivo: le distorsioni geometriche sono estremamente contenute, anche in posizione grandangolo, né sono visibili particolari aberrazioni cromatiche. I dettagli appaiono estremamente incisi a tutte le focali, anche ai margini dell’inquadratura, e la definizione ottica è assolutamente all’altezza dei 16 Megapixel offerti dalla X-T1. Infine anche nel controluce bagliori e riflessi sono piuttosto rari. L’autofocus è velocissimo, silenzioso ed estremamente preciso, a parte qualche sporadica incertezza in modalità ‘Continuous AF’. Globalmente le prestazioni di questo zoom sono al di sopra della media delle ottiche equivalenti per fotocamere APS-C, ma c’è da dire anche che la qualità si paga: il 18-135 di Fujinon costa quasi il 40% in più di molti prodotti concorrenti.
Un super-stabilizzatore anche per il video
Un altro pregio dello zoom Fujinon è il design compatto e leggero: in posizione grandangolo l’obiettivo è lungo meno di 10 centimetri (anche se in tele si allunga parecchio): l’accoppiata con la mirrorless X-T1 rappresenta così una soluzione che permette di essere agili e allo stesso tempo efficaci nella maggior parte delle condizioni di ripresa. L’escursione dai 18 mm ai 135 mm (equivalenti a un 27-206 mm in formato full-frame) permette infatti di scattare immagini dal panorama al ritratto, senza dover cambiare obiettivo. Uno zoom perfetto, insomma, per l’uso quotidiano, ma anche per i reportage di viaggio, gli scatti giornalistici o le riprese video. Qualcuno potrebbe lamentarsi della luminosità non eccezionale, viste le apertura massime del diaframma F3.5 in grandangolo, F5.6 in tele. Tuttavia realizzare uno zoom così ampio (7,5x) e allo stesso tempo luminoso avrebbe comportato un aumento eccessivo dei costi, insieme ad un ingombro e ad un peso decisamente maggiori (non a caso nessuno dei 18-135 mm in circolazione scende sotto il valore di F3.5). Chi vuole lavorare con diaframmi più aperti potrà sempre ricorrere ad altri prodotti della gamma Fujinon XF, come gli obiettivi a focale fissa o i due nuovi zoom 16-55mm e 50-140mm, che partono da un diaframma F2.8 (ma hanno anche un’escursione focale più limitata, con un fattore di ingrandimento di 3,5x e 2,8x).
Inoltre c’è da dire che luminosità limitata del 18-135 mm non ne compromette affatto la velocità: grazie a uno stabilizzatore ottico davvero efficiente è infatti possibile scattare immagini nitide anche con tempi di posa relativamente alti. Secondo Fujinon si tratta del sistema di stabilizzazione più avanzato al mondo, che consente di scattare a focali lunghe con tempi fino a 5 stop più lenti rispetto a un’ottica non stabilizzata. Alla prova dei fatti le dichiarazioni della casa si sono rivelate veritiere: nel nostro test abbiamo scattato a mano libera in posizione di massimo tele con tempi anche superiore a 1/15 di secondo, senza per questo incorrere in immagini mosse. Questa caratteristica, unita all’ottimo rapporto segnale/rumore del sensore della X-T1, capace di produrre immagini pulite fino a 6400 ISO, consentirà di lavorare in tutta tranquillità, senza cavalletto e senza flash, anche in condizioni di luce molto scarsa.
Inoltre l’eccellente sistema di stabilizzazione del 18-135 si è rivelato utilissimo anche in modalità video: in posizione grandangolo è possibile ottenere filmati fluidi anche mentre si cammina, mentre in posizione tele, con un po’ di abilità, si riescono ad avere riprese inchiodate anche senza cavalletto.
In conclusione quello proposto da Fujifilm è uno zoom estremamente versatile, che non ha mostrato alcun tipo di criticità. Abbinato a una fotocamera di fascia alta come la mirrorless X-T1, questo 18-135 mm rappresenta una soluzione forse costosa, ma in grado di soddisfare gli appassionati più esigenti e anche i video-fotografi professionisti, garantendo il massimo delle prestazioni in un ingombro ridotto al minimo.
Infine l’ampia escursione focale, che va da un buon grandangolo a un medio tele, insieme alla costruzione weather-resistant, permetterà di lavorare ad alti livelli in tutte le condizioni di ripresa.