Fotocamera Sony Alpha 7S

Test estratto da: Tutto Digitale 92 – Ottobre 2014
Fotocamera
Sony
Alpha 7S
– Prezzo: € 2.399,00 solo corpo
Arriva l’annunciata Alpha 7S, versione specializzata per il video e per l’altissima sensibilità della più recente mirrorless Sony. Un prodotto al momento unico che combina le caratteristiche del sensore Full Frame con una implementazione flessibile e professionale delle funzionalità video completata da prestazioni d’eccezione in termini di sensibilità sia in video che foto. Sicuramente destinata a far parlare di sé, la Alpha 7S si candida come una delle macchine 4K più interessanti del momento
Sony Alpha 7S

La serie Alpha 7 si compone di tre fotocamere digitali mirrorless con attacco Sony che condividono le stesse caratteristiche costruttive e si distinguono per la specializzazione dei sensori Full Frame e dell’elettronica, in termini di risoluzione, sensibilità, velocità e caratteristiche di registrazione video.
La Alpha 7 è dotata di sensore da 24.3 Megapixel, mentre nella Alpha 7R la conta dei pixel sale a 36.4 milioni; entrambe possono scattare in RAW a 14 bit, offrono un range di sensibilità corrispondente a 100 – 25.600 ISO ed offrono la registrazione video Full HD in formato compresso AVCHD fino al bitrate massimo di 28 Mbps.
La Alpha 7S, oggetto di questo test, è quella che più si differenzia dalle sorelle per le caratteristiche del sensore orientate principalmente alla sensibilità, e per la forte specializzazione “video”.

12 Megapixel, less is more…

Con 12.2 Megapixel all’attivo, il sensore della Alpha 7S è quello che offre la minor risoluzione fra le tre proposte Sony, ad un livello che può essere considerato in generale basso rispetto all’attuale media di mercato, comunque più che sufficiente per scatti ben definiti, adatti a stampe di largo formato.
Trattandosi sempre di sensori Full Frame, va da sé che la densità di pixel nel caso della Alpha 7S sia molto bassa, 3 volte inferiore rispetto ad esempio alla Alpha 7R: questo si traduce in elementi sensibili molto più grandi e, conseguentemente, capaci di collezionare più energia a parità di illuminazione.
Ne risulta una sensibilità massima della fotocamera molto maggiore: dai 25.600 ISO limite della Alpha 7R si passa ad un valore massimo quasi incredibile, pari a 409.600 ISO!
Certo, a questi livelli il rumore si vede eccome, ma le immagini ed i video sono utilizzabili, ed un limite così alto fa ben sperare circa le prestazioni in termini di rumorosità a sensibilità più basse, seppure altissime in valore assoluto.
Speranza, come vedremo, ampiamente soddisfatta.
Come abbiamo potuto riscontrare nel corso della prova, infatti, la Alpha 7S è praticamente in grado di mettere a fuoco, scattare e riprendere in condizioni che potremmo definire di “buio” e con risultati impressionanti.
Ma non è tutto.
I 12 Megapixel non sono casuali ma conseguenti a scelte orientate alle prestazioni video. Il CMOS infatti è dotato di 4240 x 2832 pixel in formato 3:2; in video viene utilizzato un ritaglio 16:9 solo leggermente più stretto rispetto alla larghezza del sensore (quindi con un minimo fattore di ingrandimento), corrispondente a 3840 x 2160 pixel sui quali la Alpha 7S adotta la tecnica della lettura diretta.
In pratica il video 2160p (4K) viene costruito utilizzando ciascun pixel del ritaglio del sensore, senza saltare linee (line skipping) o abbinare pixel fra loro (pixel binning), tecniche impiegate quando si utilizzano sensori di risoluzione maggiore rispetto al formato video da produrre.
Si tratta, secondo le dichiarazioni della stessa Sony, della prima fotocamera Full Frame dotata di questa caratteristica (“full pixel readout”).
La Alpha 7S, quindi, di fatto produce video in formato nativo 4K, la registrazione avviene poi in Full HD 1080p mediante downsampling, con effetti benefici sulla risoluzione ed il livello di rumore.

Tutto a portata di mano

L’impostazione della Alpha 7S è piuttosto classica. Il corpo squadrato, leggero ma robusto (nonché tropicalizzato), combina alle ghiere superiori di accensione, selezione dei programmi e controllo dell’esposizione dall’aspetto quasi “vintage”, più moderni pulsanti digitali personalizzabili che affiancano il display. Questo è orientabile verso l’alto ed il basso, ma non completamente snodato, e non offre funzionalità touch,  scelta che potrebbe apparire anche sorprendente al giorno d’oggi ma che al contario abbiamo molto apprezzato.
La rotella multifunzione presente a fianco del display, infatti, permette di navigare rapidamente fra le varie voci e non rimpiangere l’assenza delle funzioni touch che, dal canto suo, riduce sostanzialmente la propensione del display a sporcarsi.
Il display è luminoso e, salvo casi veramente eccezionali, non costringe all’impiego del mirino elettronico. Questo, di tipo OLED, è sicuramente uno dei più brillanti e luminosi che abbiamo avuto modo di provare, soprattutto con una eccellente definizione, grazie ai 2.4 milioni di punti. Nell’uso, però, sarà per la brillantezza del dispositivo e la saturazione dei colori, ci ha dato una impressione fin troppo “elettronica”, distante da quella partecipazione alla scena permessa dal classico mirino ottico, tanto che alla fine abbiamo preferito nella quasi totalità delle circostanze l’impiego del display. Ma qui si entra nel campo del gusto personale di chi scrive.
Riscontriamo invece l’assenza di uno switch diretto per commutare fra display e mirino. La Alpha 7S può essere impostata solo in modalità automatica, con sensore di prossimità che attiva il mirino quando si porta la fotocamera al volto, oppure manuale in cui si forza l’accensione dell’uno o dell’altro, ma solo tramite menu.
Per quanto riguarda la disposizione dei comandi e l’accessibilità delle funzioni, l’impressione generale è stata molto positiva. La rotella “analogica” per la correzione dell’esposizione, che offre una regolazione fra +/-3EV a passi di 1/3 EV, è sempre a portata di mano, non è influenzata dallo spegnimento della macchina, la modifica dei programmi o quant’altro. Unita alle ulteriori due rotelle di selezione superiori ed il selettore multifunzione collocato accanto al display permette, in modalità manuale, il massimo controllo diretto ed indipendente di apertura, tempi, ISO e correzione dell’esposizione, offrendo grande flessibilità.
Ci ha convinto meno il menu, a partire dalla posizione del tasto di attivazione, poco logica, ed una disposizione delle funzioni non particolarmente intuitiva, con voci sparpagliate fra diverse pagine e sottopagine di cui si fatica a comprendere la struttura. Avremmo gradito un raggruppamento più uniforme.
Ne risulta una minore immediatezza di intervento sui parametri accessibili solo tramite menu. È pur vero che la Alpha 7S offre un ampio grado di personalizzazione dei tasti, nonché del menu veloce attivabile con la pressione del tasto Fn e che permette di controllare in fase di scatto tutti i parametri principali.
Fra la miriade di controlli, manca purtroppo il tasto di preview della profondità di campo.
Per l’impiego in video, l’unico tasto effettivamente specializzato è quello di avvio registrazione, posizionato in modo piuttosto anomalo, all’estremità destra dell’apparecchio. Probabilmente Sony ha reagito in modo estremo ai commenti relativi al posizionamento precedente, che per molti rendeva troppo semplice l’avvio accidentale della registrazione. A noi, tutto sommato, la nuova disposizione non dispiace, anche se probabilmente si potevano trovare soluzioni meno drastiche…

Sensibilità incredibile

Abbiamo ricevuto la Alpha 7S con due obiettivi E-mount. Lo zoom Vario-Tessar T* 24-70 stabilizzato ad apertura costante F4, ed il luminoso 35mm F2.8, entrambi di produzione Zeiss. Il parco obiettivi E-mount non è particolarmente ampio, ma sono disponibili numerosi adattatori per utilizzare sia gli obiettivi Sony A-mount, che i Canon EF, Nikon F, Pentax, Contax, Hasselblad e svariati altri. È quindi possibile accedere ad un parco di ottiche molto più ampio di quanto non sia attualmente disponibile per il formato nativo. Durante il test ci siamo comunque limitati ad utilizzare gli obiettivi Sony giunti in redazione.
Abbiamo valutato l’apparecchio sia nell’uso fotografico che video, riscontrando un’ottima integrazione delle due funzioni ed una implementazione veramente riuscita della sezione video.
Come fotocamera la Alpha 7S ha dalla sua alcuni punti di forza importanti anche rispetto a concorrenti reflex di alto livello. Oltre ad essere sicura e precisa nella messa a fuoco e nella esposizione, è veloce e silenziosa. L’assenza dello specchio ribaltabile si riflette in una rapidità di scatto notevole con possibilità di raggiungere il picco di circa 5 fotogrammi al secondo nella raffica veloce, rallentata solo da un autofocus non eccelso, basato sul sistema a contrasto che non regge il confronto nel tracking con i sistemi a controllo di fase implementati nelle reflex digitali, ma anche nelle sorelle Alpha 7 ed Alpha 7R mediante sensore separato.
Sotto il profilo funzionale la dotazione è ricca. Alcuni esempi sono le funzioni di bracketing, in cui si può anche apprezzare la rapidità della raffica, disponibili per l’esposizione su 3 o 5 scatti e fino a +-3EV, e possibili anche per il bilanciamento del bianco ed addirittura sulla funzione di espansione della gamma dinamica (DRO). Questa può essere attivata su 5 livelli di intervento, con i primi piuttosto efficaci e bilanciati, e si possono produrre con risultati molto gradevoli immagini HDR per fusione diretta di più scatti fino a 6 EV di variazione dell’esposizione.  Combinando il DRO e la correzione dell’esposizione è possibile ottenere immagini con una dinamica molto elevata, estraendo i dettagli dalle ombre e conservando quelli nelle alte luci. Complice un livello di rumore contenutissimo anche fino a valori ISO equivalenti a 25.600, i benefici diretti sulla dinamica delle immagini JPEG (ma soprattutto sui risultati delle elaborazioni HDR o gli sviluppi dei file RAW) sono evidenti.
Usare la 7S come fotocamera è piacevole, grazie alla relativa leggerezza dell’apparecchio (a confronto con le reflex full frame soprattutto) ed alla completezza funzionale. Manca il flash incorporato… ma di questo non abbiamo minimamente avvertito la necessità, grazie alle prestazioni del sensore in condizioni di bassa illuminazione di cui parliamo più avanti.
La Alpha 7S permette di registrare gli scatti in JPEG su 3 livelli di compressione oppure in RAW a 14 bit o combinando entrambi i formati con una occupazione di circa 17 MB per scatto. L’ingombro dei file è contenuto per via della risoluzione del sensore non elevata ma riteniamo un peccato la presenza di un solo slot per schede di memoria: con due schede sarebbe più comodo gestire la registrazione di RAW e Jpeg, nonché di foto e video.
Complessivamente promuoviamo le qualità fotografiche della Alpha 7S. La risoluzione non è altissima, ma le immagini risultano molto nitide ed i JPEG sono privi di artefatti. Certo, con 12 Megapixel si ha meno flessibilità nei ritagli, ma di contro la Alpha 7S permette ad esempio di usare lunghe focali con obiettivi meno luminosi (e più economici), scongiurando il mosso potendo lavorare a valori di ISO estremi… eliminando la necessità di ritagliare su scatti a focale più corta.
Come accennato, la macchina offre solamente la messa a fuoco a contrasto, il che limita le prestazioni nel tracking di soggetti in movimento e nello scatto continuo. Ne consegue che, fotograficamente, l’Alpha 7S non è la soluzione ideale per la foto sportiva. Di contro la sensibilità è tale da permettere una buona messa a fuoco in condizioni di illuminazione bassissime, il che rappresenta un plus importante per chi scatta frequentemente in queste condizioni e non vuole introdurre “disturbi” (leggi illuminazione). Se aggiungiamo la funzione di scatto silenzioso, prerogativa di questo modello, ecco che la 7S si trasforma in uno strumento potentissimo per i “safari” fotografici.
Ottima anche l’implementazione dell’Auto ISO, abbinata alla grande semplicità di controllo di questo parametro che, nella Alpha 7S, si trasforma in uno strumento creativo importantissimo. Selezionare la sensibilità di lavoro manualmente o passare alla modalità automatica non richiede di entrare nel menu: è sufficiente girare la rotella multifunzione accanto al display dove è possibile, con un solo tocco, portare la Alpha 7S da 50 a 409.600 ISO, coprendo un range di sensibilità fuori dall’ordinario.
Quello che ci ha stupito, e questo vale in ambito fotografico come nel video, sono i risultati.

Meraviglie del full frame

Tutto quanto spiegato fin qui per l’uso fotografico può essere trasportato direttamente all’ambito video. Come ‘videocamera’ questa macchina ha sul fronte della sensibilità un punto di forza schiacciante nei confronti delle numerose altre proposte sul mercato, e la maneggevolezza con cui è possibile controllare tutti i parametri ottici ed elettronici durante la registrazione differenzia la Alpha 7S dalle implementazioni limitate tipiche delle reflex digitali.
In fase di registrazione è possibile variare continuamente apertura, velocità dell’otturatore ed ISO. Certo, il click delle rotelle di controllo viene immediatamente catturato dal microfono incorporato, e di questo bisogna tener conto se non si utilizzano microfoni esterni.
L’elevato grado di controllo sui parametri di registrazione porta la Alpha 7S ad offrire una flessibilità pari a quella di una videocamera specializzata. Con la differenza che ora il sensore è Full Frame e la sensibilità supera i 400.000 ISO.
Confrontata con un camcorder, la Alpha 7S arretra nelle nostre valutazioni principalmente per via dell’autofocus, le cui prestazioni sono adeguate per la produzione di video amatoriali, reportage di vacanze e quant’altro e superiori rispetto a molte implementazioni su reflex digitali, ma non certo adatte ad esempio a sostituire una videocamera per riprese broadcast live. In questi casi le piccole incertezze dell’autofocus che, nei soggetti in movimento, può perdere e ricercare il punto di fuoco seppure velocemente, introducendo i classici disturbi, non sarebbero accettabili.
Tutto ciò naturalmente non si applica all’impiego in manuale – utilizzazione, lo ricordiamo, praticamente ‘standard’ nelle applicazioni cinematografiche et similia, via follow focus – dove invece riscontriamo la presenza di buoni strumenti per il controllo della messa a fuoco.
La registrazione video avviene su schede SD sia in AVCHD, come nelle sorelle Alpha 7/7R, che in XAVC S al bitrate di 50 Mbps con audio in PCM lineare, caso quest’ultimo in cui è necessario usare le SDXC.
E’ possibile registrare fino al formato 1080p60, con tutte le possibilità classiche 24p, 25p, 30p, 50i, 50p e 60i, mentre in 720p (realizzato con crop APS-C) il framerate può salire fino a 100 o 120 fps dipendentemente dalla selezione della modalità di lavoro PAL o NTSC.
Dall’uscita HDMI è possibile estrarre video non compresso 4:2:2 ad 8 bit per componente fino alla risoluzione 3840×2160 pixel. Usando unità di registrazione esterne di terze parti è possibile così completare la Alpha 7S trasformandola in una videocamera 4K Full Frame. Si aggiunge la possibilità di gestire i time code mediante HDMI e, tramite un accessorio, il collegamento di microfoni in XLR.
Non male…!
A proposito di terze parti, come dimostrano alcune immagini che pubblichiamo in queste pagine, con gli accessori giusti è possibile trasformare la Alpha 7S in una vera ‘macchina da presa cinematografica’.
Oltre al controllo totale dei parametri durante la registrazione, funzionalità essenziale per un impiego evoluto dell’apparecchio, Sony ha implementato anche la possibilità di lavorare con diversi stili di immagine nonché in S-log2 (curva introdotta con la F65) per estrarre la massima gamma dinamica dal sensore da gestire durante il color grading. In questo caso va notato come la sensibilità di lavoro minima passa ad ISO3200, fattore da non trascurare per la gestione della luminosità ambientale.
Di fatto la Alpha 7S, abbinata ad un registratore esterno, permette di costruire un sistema di ripresa molto evoluto aumentando ulteriormente la versatilità di un prodotto capace di soddisfare una fascia di mercato molto ampia.
Le funzioni di supporto alla ripresa sono molto complete.
Non mancano sia l’indicazione delle alte luci (zebra pattern) regolabile dal 70% al 100+%, nonché il focus peaking, entrambi attivabili indipendentemente e contemporaneamente.
La qualità delle registrazioni Full HD in XAVC S ed in AVCHD è veramente elevata.
Le immagini sono molto nitide e dettagliate, con artefatti tipo aliasing praticamente inesistenti ed una dinamica notevole, grazie anche alle funzioni DRO che possono venire in aiuto nella ripresa di scene molto contrastate.
Quello che più stupisce sono le prestazioni in termini di sensibilità. Portando gli ISO fino a 25.600 si ottengono riprese virtualmente prive di artefatti, come avviene per le fotografie ad analoga sensibilità, e con un livello di rumore estremamente contenuto (il che apre le porte a possibilità di ripresa molto interessanti), mentre i livelli superiori sono comunque ancora ben utilizzabili.

Un prodotto unico

La Alpha 7S è indubbiamente un prodotto al momento unico sul mrcato, che combina le potenzialità del Full Frame con una sensibilità record –  disponibile in video ed in foto.
Di contro, visto il prezzo, la 7S non è particolarmente versatile sul fronte della registrazione, offrendo il pur evoluto codec XAVC S ma limitato a 50 Mbps e con risoluzione di 8 bit/componente, e richiede per il 4K registratori esterni che aumentano il costo complessivo.
La Alpha 7S rappresenta in ogni caso un investimento eccellente per sfruttare le caratteristiche creative offerte dal Full Frame e trarre vantaggio dalla prestazioni della macchina in termini di sensibilità e rumore, per le foto e per il video.

Massimo Basile

Pagella

ESTETICA  8/10
Linee squadrate, design per alcuni aspetti un po’ rétro. Impatto discreto, favorito anche dalla compattezza e dalla livrea notturna.
COSTRUZIONE  9/10
Un prodotto compatto e robusto che comunica affidabilità. Relativamente comoda la disposizione dei comandi che rende nel complesso valida l’ergonomia.
VERSATILITà  9/10
La Alpha 7S combina funzioni fotografiche di ottimo livello con funzioni di ripresa video ai vertici della categoria. È possibile riprendere anche in 4K, con registrazione esterna, mentre la codifica XAVC S offre una qualità superiore in 1080p a 50 Mbps. Presente il WiFi che prevede anche la possibilità di caricare alcune Sony App per espandere le funzionalità nel tempo.
PRESTAZIONI 9/10
La risoluzione non elevatissima ed il full frame contribuiscono a costruire immagini con dinamica, livello di rumore e sensibilità alle basse luci ai vertici della categoria. Questo si riflette in prestazioni video e fotografiche notevoli. L’autofocus non è particolarmente evoluto e la capacità della batteria limitata.
RAPPORTO Q/P  8/10
La Alpha 7S è in questo momento la fotocamera con funzioni video più evolute oggi in commercio. Prima con lettura diretta dal sensore in formato 4K combina una sensibilità straordinaria con le caratteristiche ottiche del full frame. Per la registrazione 4K richiede unità esterne che aumentano il costo complessivo.

PRO
✔ Sensibilità straordinaria
✔ Video 4K via HDMI
✔ Scatto silenzioso
✔ Ricchezza funzionale
✔ Wifi integrato

CONTRO
✔ Registrazione 4K solo esterna
✔ AF solo a contrasto non velocissimo
✔ Assenza preview profondità di campo

Costruttore: Sony Corp., Giappone
Distributore: Sony Europe Ltd, Sede Sec. Italiana, via G. Galiei 40, 20092 Cinisello Balsamo (MI) tel. 02 618381 – www.sony.it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

Formato: Full-frame Mirrorless a lenti intercambiabili
Attacco obiettivi: Sony E-mount Full Frame
Sensore: 35mm full frame Exmor CMOS (35.8 x 23.9mm)
Risoluzione: 12.4/12.2 megapixel totali/effettivi, Filtri RGB colori primari
Processore immagine: BIONZ X
Scatto continuo: Max 5 fps (speed priority)
Otturatore: 1/8000 – 30 s, bulb
Esposizione: Multi-segment, Center-weighted, Spot; EV -3/EV 20 (ISO 100 F2.0)
Sensibilità: ISO 100 – 409600, Auto ISO
Temperatura colore: 2500 – 9900K 15-step
Messa a fuoco: sensibilità EV -4 / EV 20 (ISO 100 F 2.0)
Area messa a fuoco: Wide 25 punti/Center-weighted/Flexible Spot S/M/L/Zone
Metodologia messa a fuoco: contrast-detection AF a 25 punti
Memory Card: SD / Memory Stick Pro Duo
Registrazione video XAVC S: 50 Mbps fino a 1920 x 1080/60p
Reg. video AVCHD: fino a 28 Mbps 1920×1080/60p o 24 Mbps 1920×1080/24p
Reg. video MP4: 1440 x 1080/30p@12Mbps, VGA – 640 x 480/30p@3Mbps
Registrazione audio: XAVC S LPCM 2ch. AVCHD; Dolby Digital (AC-3), 2ch ; MP4: MPEG-4 AAC-LC, 2ch.
Formato foto Full Frame: L: 4240 x 2832 (12M), M: 2768 x 1848 (5.1M), S: 2128 x 1416 (3M)
Registrazione Foto: RAW, JPEG
Uscita HDMI: 3840×2160, 1920 x 1080 non compresso
Display LCD: 3.0 “, LCD, 921.600 punti, copertura 100%
Batterie: ricaricabili (NP-FW50), 7.2V, 1080 mAh
Autonomia: circa 360 images con LCD (CIPA standard)4
Mirino: 1/2″XGA OLED electronic viewfinder (2.359.296 punti), copert. 100%
Dimensioni:  126.9 x 94.4 x 48.2mm
Peso: con batteria e scheda memoria 489 grammi

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