Acquistare un impianto audio al giorno d’oggi è un’operazione abbastanza delicata: ormai non si ascolta solo musica da un lettore CD, non si guardano film solo dal Blu-ray player, ed è spesso quindi necessario dotarsi quindi di un sistema ‘multifunzione’ per riunire sorgenti sostanzialmente differenti in un unico dispositivo. Se poi si vuole godere dell’audio di tipo cinematografico al massimo, rinunciare ai benefici dei canali posteriori non è facile, ma, sull’altra faccia della medaglia, la necessità dell’installazione di speaker posteriori è ‘fastidiosa’ e non sempre possibile.
La soluzione Philips ai ‘problemi dell’audio moderno’ si chiama Fidelio E5, ed è in sostanza un sistema home-theater-in-a-box con una caratteristica decisamente interessante: la parte superiore delle casse può essere staccata per realizzare un semplice sistema surround. L’idea non è certamente nuova, ma la semplicità disarmante con la quale può essere messa in atto la ‘scomposizione’ degli speaker è quasi incredibile per quanto sia ben riuscita, un vero ‘surround on demand’ come dichiara l’azienda olandese. Vediamo in dettaglio come funziona il tutto.
Il trasformista
I due speaker hanno un design elegante, così come il subwoofer: tutti e tre sono parallelepipedi con angoli smussati e sono ricoperti da uno strato di tessuto, con il logo Philips Fidelio in bell’evidenza nella parte bassa. La parte superiore degli speaker frontali – in realtà semplicemente ‘appoggiata’ – è invece impreziosita da una griglia metallica. La finitura in legno di quercia e le due ‘maniglie’ superiori in pelle arricchiscono ulteriormente il tutto, conferendo un feeling da apparecchio di lusso o quasi.
La dotazione di base include poi un telecomando ‘a saponetta’ – non particolarmente esaltante, ma comunque ben realizzato – e un paio di cavi utili per il collegamento del kit.
L’installazione del tutto è decisamente semplice: basta collegare fra loro i due speaker e connetterli alla corrente; ad una presa andrà attaccato anche il subwoofer, che ‘comanda’ il sistema e si connette agli speaker senza bisogno di fili. A questo punto è possibile sfruttare le porte HDMI (due in/un out), quella toslink, quella RCA e quella coassiale per collegare sorgenti e TV. Ma non finisce qui: se si dispone di un tablet o smartphone con NFC e Bluetooth, basta semplicemente sfiorare l’altoparlante per dare il via al pairing del sistema e alla riproduzione musicale.
Il sistema Fidelio E5 fa insomma della semplicità e della versatilità il suo punto di forza: come anticipavamo in apertura del test, la caratteristica più interessante è la possibilità di ‘scomporre’ le casse per ottenere l’effetto surrond, una soluzione decisamente più convincente rispetto ai vari sistemi virtuali e di ‘emulazione’. Ed il bello è che per attivare il tutto non servono cablaggi e impostazioni particolari, ma è sufficiente spostare fisicamente la parte superiore delle casse, che sono semplicemente appoggiate, hanno una batteria interna, si ricaricano grazie ad un sistema ‘a pressione’ poco invasivo e ben realizzato e, ovviamente, non hanno bisogno di fili. La batteria integrata nei diffusori ‘posteriori’ richiede circa tre ore per la ricarica completa, con la quale assicura quasi dieci ore d’uso: più che sufficienti anche per una ‘maratona’ cinematografica.
Come ormai è chiaro, il Fidelio E5 è un prodotto destinato a chi vuole semplificarsi la vita, ed è quindi dotato di poche impostazioni: sul telecomando sono presenti i tasti dedicati ai preset di equalizzazione e gestione bassi e alti, il controllo del volume, il selettore per la ‘modalità notte’, quello per la sincronizzazione dell’audio e poco altro, in vero stile ‘plug and play’.
Il sistema decodifica Dolby Digital e Pro Logic II, ma mancano il supporto per DTS e per i sistemi di codifica lossless in alta risoluzione; del resto per avere un ‘tutto in uno’ come il Fidelio E5 a questo prezzo bisogna rinunciare a qualcosa.
Fidelio E5 è accreditato di una potenza di 210 W RMS (al 30% di THD!), che scendono a 168 al 10% di distorsione. Traducendo questi dati in valori più vicini a quelli dell’hi-fi si arriva a cifre molto più modeste, comunque sufficienti, alla prova dei fatti, per sonorizzare un salotto di medie dimensioni, per aggiungere quel qualcosa in più che serve quando si vuole vedere un film ‘come si deve’.
La resa audio è all’altezza delle aspettative: il suono è sempre pulito e ben separato anche a volume relativamente elevato, specialmente con sorgenti di buona fattura; i fan dei film d’azione potranno forse lamentarsi per il subwoofer che non offre spinta particolare, ma considerando dimensioni e ingombro del sistema siamo rimasti comunque soddisfatti, anche a fronte della mancanza del canale centrale. Anche la qualità della riproduzione senza fili da dispositivi ‘mobile’ è ottima, con connessione sempre stabile. Non siamo ovviamente a livello di impianti surround ‘veri’ o di ‘home theater in a box’ costosi e ricchi di componenti, ma il rapporto audio/ingombro è ottimo. Vale insomma la pena di fare un pensierino al Fidelio E5 invece di scegliere la ‘solita’ soundbar: è un vero impianto surround on demand, intelligente, discreto, ben realizzato e che suona bene, proposto ad un prezzo corretto.