Televisore Panasonic TX-65AX800

Test estratto da: Tutto Digitale 91 – Speciale Estate 2014
Televisore LED Ultra HD
Panasonic
TX-65AX800
– Prezzo: € 4.499,00
Arriva da Panasonic la nuova generazione di TV Ultra HD che, con le funzioni Studio Master, vuole offrire un livello di qualità simile a quello degli apprezzati Plasma di un tempo. Il risultato è un TV dal rapporto di contrasto ed una qualità cromatica notevoli abbinato a funzioni smart ancora più innovative. Un candidato ideale per il passaggio all’Ultra HD
Panasonic TX-65AX800

In occasione della presentazione della gamma di prodotti per il 2014, alla convention annuale ad Amsterdam, Panasonic ci aveva spiegato come dietro agli sforzi per lo sviluppo dei nuovi LCD top ci fosse l’intenzione di portare sul mercato schermi TV di riferimento, capaci di coprire il vuoto creato dallo stop alla produzione dei validissimi Plasma  dell’azienda.
Il risultato sono le tecnologie alla base delle tre serie top LCD/LED, la AS800 Full HD, la AX800 Ultra HD cui appartiene l’esemplare in prova, e la AX900 sempre UHD in arrivo per il prossimo autunno.
Tre prodotti piuttosto differenti che incorporano gli ultimi ritrovati di casa Panasonic in fatto di qualità di immagine. L’AS800 è solo Full HD ma usa il sistema di retro illuminazione a LED diretto (Full LED) ed un display IPS per raggiungere un rapporto di contrasto elevatissimo. Simile combinazione verrà incorporata nell’AX900 in versione Ultra HD, che si porrà al vertice della gamma per prestazioni complessive. Per l’AX800, invece, è stata scelta l’illuminazione di tipo edge LED, abbinata ad un sistema di backlight scanning (a 2000 Hz nominali) e numerose funzioni di ottimizzazione che sono valse a questo prodotto la certificazione THX 4K… che ci hanno ancora più incuriosito dopo le prime dimostrazioni avute nei giorni della convention.

Solido ed evoluto

La quantità di funzioni di ogni genere che Panasonic è riuscita ad integrare in questo AX800 è da capogiro. Navigare nel menu rinnovato, così come nelle maschere del sistema Smart, è un’esperienza ormai lontana anni luce da quella di un tradizionale televisore.
Del resto già a partire dalle specifiche tecniche è chiaro che per gli AX800 Panasonic non è scesa a compromessi.
La sezione elettronica vanta una ricchissima dotazione di ingressi, con tre porte HDMI 1.4, una porta HDMI 2.0 con HDCP 2.2 ed un ingresso DisplayPort entrambe con compatibilità 4K anche alle frequenza 60p, tre connettori USB di cui uno veloce 3.0, doppi tuner DVB-T2 e DVB-S2, ingressi video composito e component per compatibilità con vecchie sorgenti ed uscita audio ottica per il collegamento ad ampli sprovvisti di HDMI, slot SDXC, porta Ethernet ed ovviamente WiFi integrato.
Il doppio sintonizzatore nasconde una delle interessanti novità di questo nuovo TV, che non soltanto permette di registrare un evento mentre se ne visualizza un secondo sullo schermo.
L’AX800 infatti permette di riprodurre contenuti diversi simultaneamente sul TV e su un tablet o uno smartphone connesso all’apparecchio. E questo non soltanto dall’interno della rete WiFi domestica, ma anche tramite Internet grazie alla funzione TV Anywhere che si appoggia al Cloud Panasonic ed alla nuova app TV Remote 2. Il TV, così, si trasforma realmente nel fulcro del sistema di intrattenimento non più solamente domestico, ma personale, accessibile da qualsiasi luogo: basta poter accedere alla rete internet per raggiungere il TV e vedere sullo smartphone sia i canali televisivi che le registrazioni multimediali disponibili nella memoria del TV (USB) come se ci trovassimo a casa… ed anche se nel frattempo qualcuno a casa sta guardando la TV! Va da sé che da remoto è anche possibile far partire la registrazione di un programma, per non perdere proprio nulla.
Tutte le funzioni Smart sono state perfezionate e sono offerte mediante un sistema ad app simile a quello tipico di un telefonino. Con Google TV e Apple TV alla porta, è necessario per i produttori evolvere dai semplici sistemi smart delle prime generazioni, e Panasonic lo ha fatto molto bene disegnando una interfaccia nuova che ricorda molto, per funzionamento, quella di un grande tablet. Non a caso è possibile interagire mediante il secondo telecomando di tipo touch, con cui muoversi gestualmente attraverso le funzioni e le app in modo simile a quello cui ci hanno abituato Android e iOS.
A far funzionare il tutto in modo fluido e veloce è un processore Hexa Processing Engine, in cui viene emulato un processore a 6 core per permettere una maggiore rapidità nel multitasking.
Le caratteristiche della nuova interfaccia sono evidenti fin dalla prima accensione, quando parte il sistema di configurazione grafico assistito.

Anche il setup è ultra!

In poco meno di 3 minuti e mezzo il tuner ha trovato tutti i canali SD ed HD del digitale terrestre romano, offrendoci la possibilità di riordinarli ed eliminare le varie duplicazioni. Con i segnali TV le impostazioni di fabbrica sono subito apparse accettabili ma poco soddisfacenti sul fronte della risoluzione, a causa anche della grande differenza fra la risoluzione nativa dei programmi e quella del pannello, che costringe ad una interpolazione molto spinta con risultati non sempre ideali.
Decisamente meglio la prima impressione nella visione dei canali HD che, grazie alla superiore risoluzione ma soprattutto la minore compressione, risultano meno affetti da artefatti che nel rescaling al 4K diventano piuttosto pesanti.
Ma lavorando sul menu, riducendo le funzioni di esaltazione della nitidezza e soprattutto minimizzando o spegnendo i diversi filtri di riduzione del rumore, abbiamo rapidamente ottenuto immagini più gradevoli anche SD da digitale terrestre, che comunque rimane l’esperienza meno esaltante di questo TV.
È un problema vedere segnali SD su un Ultra HD? Non necessariamente, ma è importante partire da segnali non troppo compressi e sfruttare al meglio la risoluzione di partenza, senza eccessive manipolazioni.
Lo dimostra la visione di normali DVD, che non ci è affatto dispiaciuta dopo aver completato la messa a punto dell’apparecchio.
E sotto questo profilo la quantità di opzioni offerte dall’AX800 è sicuramente tra le più variopinte fra tutti i TV in commercio. Tra le opzioni standard, quelle avanzate normalmente offerte da Panasonic, quelle legate alle funzioni Studio Master e quelle dedicate alle calibrazioni IFC, il risultato è un elenco di circa una ventina di parametri di intervento! Effettivamente troppi per l’utente comune ma anche troppi in assoluto, considerato che molti producono effetti limitati ed altri, cosa più grave, tendono ad interferire fra loro. Per descriverli tutti dovremmo sprecare l’intero spazio a disposizione, pertanto ci limitiamo ai più importanti o curiosi, che ci permettono anche di scorrere le funzioni principali e le prestazioni complessive del TV.

THX e local dimming

Prima di agire sulle diverse opzioni abbiamo ovviamente calibrato il TV per minimizzare il livello del nero, ottenere la migliore riproduzione della scala di grigi ed un gamma corretto. Utilizzando le impostazioni di fabbrica THX la curva del gamma è risultata quasi ottimale. La scala dei grigi viene riprodotta piuttosto correttamente e volendo segnalare alcune sbavature notiamo giusto una scarsa leggibilità dei livelli più alti ed una uniformità non ottimale ai livelli più bassi. Importante a questo proposito evitare di impostare il contrasto a livelli uguali o superiori al 90, pena il clipping evidente dei livelli alti.
Sotto il profilo cromatico invece i risultati sono ancora migliori, con una riproduzione accurata della scala sia sui livelli più alti che bassi, a denotare una cura particolare di queste prestazioni che Panasonic tiene a sottolineare come distintive del prodotto.
Trattandosi di un edge LED, non è possibile spegnere completamente la retroilluminazione per massimizzare il contrasto nelle zone scure, funzione che sarà offerta dall’AX900 ed è già prevista nell’AS800 Full HD.
Panasonic si è allora affidata ad un sistema di gestione dinamica dell’illuminazione che lavora a zone per simulare il più possibile il local dimming reale. Curioso che in questo caso la funzione si chiama Local Dimming Pro… mentre quella dei Direct LED viene chiamata Local Dimming: forse valeva la pena invertire le nomenclature.
Nel menu il sistema di gestione della illuminazione viene indicato come Adaptive Backlight e può essere regolato su tre livelli di intervento offrendo prestazioni molto interessanti.
Il livello del nero nativo di questo TV è veramente molto buono per un LCD, anche se va detto che l’esemplare in prova non eccelleva in fatto di uniformità mostrando non poche macchie (clouding).
Il sistema di gestione dinamica della illuminazione permette di ridurre ulteriormente la luminosità residua dello schermo là dove l’immagine da riprodurre è più scura, recuperando ulteriore contrasto.
I risultati sono molto buoni e confermano per questo TV risultati notevoli, degni dei migliori LCD seppure non confrontabili con quello di un buon plasma, dove il nero è realmente tale (o quasi).
Segnaliamo come funzione accessoria il Letterbox dimmer, che si occupa di ridurre o spegnere la retroilluminazione nelle zone dove cadono le bande nere dei film widescreen, massimizzando ancora di più il contrasto apparente.

Guerra al blur anche in 3D

Per massimizzare la risoluzione soprattutto nei dettagli in movimento, Panasonic utilizza il sistema Intelligent Frame Creation, ovvero l’aggiunta di fotogrammi ricalcolati con o senza motion interpolation. A differenza di altri costruttori che da tempo offrono la possibilità di scegliere fra questo tipo di meccanismo oppure il Black Frame Insertion per l’inserimento di fotogrammi neri (la funzione Clear Plus dei Sony ad esempio), Panasonic si affida interamente al Backlight scanning ed al Frame Insertion. Ne deriva la funzione IFC (Intelligent Frame Creation) che è possibile attivare su tre livelli di intervento, il più basso dei quali riesce ad ottimizzare la riproduzione dei dettagli senza introdurre quella sensazione di fluidità artificiale tipica di queste funzioni, al punto tale da raccomandarne sempre l’utilizzo.
Se la sorgente è di tipo 24p la funzione viene sostituita dal “24p Smooth Film” con effetti decisamente più dirompenti già al livello minimo, nel quale l’effetto soap opera è immediatamente percepibile e, almeno per chi scrive, da disabilitare. L’unico caso in cui ci sentiamo di consigliare caldamente l’attivazione del 24p Smooth Film è la visione di programmi 3D. Anzi, in questo caso la funzione diventa praticamente obbligatoria visto che la sua disattivazione produce un forte incremento dello sfarfallio, rendendo la visione stereoscopica piuttosto fastidiosa e stancante.
Il 24p Smooth Film, tra l’altro, in 3D riesce anche a risolvere buona parte gli effetti di ghosting (grazie ad un evidente ed efficace postelaborazione delle immagini mirata a mascherarli). Per il 3D, come avrete capito, Panasonic ha scelto in questo modello l’implementazione della modalità attiva, a frame sequenziali, anche se la risoluzione Ultra HD avrebbe permesso di offrire il 3D Full HD in modalità passiva. Il risultato è che, avendo cura di attivare l’IFC, si può godere di immagini stereoscopiche in risoluzione 4K, seppure interpolata, con una qualità ed una fedeltà specie cromatica, veramente notevoli. Peccato per la scarsa diffusione di questo tipo di segnali.

Colori a gogo

L’illuminazione LED a spettro ampio permette all’AX800 di produrre una gamma cromatica più estesa rispetto a quella tradizionale dello standard Rec.709 delle trasmissioni HD. Ne risultano colori più saturi e ricchi soprattutto nelle sfumature più profonde del rosso e dei verdi.
Complessivamente la riproduzione dei colori è molto fedele e le immagini appaiono ricche e nello stesso tempo naturali, con dettaglio cromatico ben visibile anche nelle zone più scure. L’elettronica dell’AX800 gestisce diversi tipi di spazio colore oltre al Rec.709; per tale motivo una apposita funzione (Color Gamut) permette di selezionare manualmente anche gli spazi EBU e SMPTE-C, oltre che adattarsi allo spazio nativo dei segnali automaticamente.
La riproduzione cromatica viene però influenzata anche da altre due funzioni: Vivid Color, che come suggerisce il nome aumenta la saturazione, e Color Remaster, che invece si occupa di espandere il gamut artificialmente nei segnali tradizionali. Quest’ultima interagisce con la funzione Color Gamut, pertanto è bene evitare di agire su entrambe simultaneamente e lasciar fare al TV la scelta dello spazio colore opportuno. Il Color Remaster è utile per sfruttare il gamut più esteso del pannello quando si visualizzano segnali SD o HD a gamut Rec.709 convenzionale, con risultati tutto sommato godibili.

Risoluzione ultra!

L’elettronica dell’AX800 può gestire ogni sorta di segnale effettuandone l’upscale al 4K quando necessario. Il compito è affidato alla funzione Resolution Remaster che massimizza il dettaglio nell’interpolazione al livello superiore di risoluzione.
Per i segnali Full HD è curiosamente possibile, attivando la funzione 1080p Pixel by 4 Pixel, eliminare qualsiasi filtro ed espandere il fotogramma semplicemente quadruplicando ciascun pixel del 1080p. Il risultato ovviamente è un’immagine dura e quadrettata, poco servibile…
Il sistema di interpolazione funziona egregiamente nel restituire i segnali Full HD 1080p sullo schermo Ultra HD con una insorgenza veramente minima di aliasing, e permette così di godere al meglio di questo tipo di immagini che per lunghissimo tempo saranno le più riprodotte sullo schermo televisivo.
Meno convincente la gestione dei segnali interlacciati, con il processore che fallisce il test per il 2:2, ovvero l’eliminazione della cadenza 576i50 e 1080i50.
In effetti nella visualizzazione delle immagini TV SD è visibile qualche artefatto da deinterlacing, come spettinamenti e riproduzioni scalettate di bordi in movimento.
Dove ovviamente si ottengono i risultati più spettacolari è la riproduzione in Ultra HD o 2160p nativo. Abbiamo usato allo scopo sia alcuni programmi dimostrativi che le registrazioni 4K provenienti da una videocamera Sony e dalla mirrorless micro quattro terzi GH4 Panasonic.
Oltre alla resa dei dettagli, nitidissimi e talmente profondi da sembrare tridimensionali, effetto che ormai riscontriamo ripetutamente nei test dei TV Ultra HD, è anche la ricchezza cromatica delle registrazioni live che colpisce. Con il 4K non è solo la definizione ma anche il colore a comporre immagini più convincenti e realistiche. Il salto c’è e si vede.
L’AX800 compie egregiamente il passaggio verso il nuovo livello di Ultra HD, combinando alla superiore risoluzione un rapporto di contrasto ottimo per un LCD ed una resa cromatica veramente convincente, in entrambi i casi con un chiaro miglioramento rispetto ai modelli dello scorso anno. Tutto questo è abbinato ad un livello di interattività un gradino superiore rispetto a gran parte dei modelli in commercio, grazie anche ad alcune funzioni al momento uniche, come il doppio tuner e l’accesso da Internet/Cloud ai programmi ed i contenuti multimediali del TV.
Considerato il livello funzionale e la dimensione dello schermo, possiamo ritenere che nel complesso il prezzo sia competitivo rispetto alle altre offerte di TV Ultra HD del momento, In altre parole, un’ottima proposta Panasonic.

Massimo Basile

Pagella

ESTETICA   8/10
Forse non è il design più elegante fra quelli sperimentati nel tempo da Panasonic, ma indubbiamente accattivante nella sua essenzialità.
COSTRUZIONE   9/10
Un prodotto molto ben realizzato sotto il profilo costruttivo, anche nei dettagli.
VERSATILITÀ  9/10
Ampia connettività per la massima compatibilità con il passato ed il futuro, funzioni Smart ridisegnate e fra le più ricche della categoria ed una flessibilità per la calibrazione pressoché unica.
prestazioni    9/10
Risoluzione eccellente e rapporto di contrasto fra i migliori per la categoria LCD edge LED, con una ottima riproduzione dei dettagli anche nelle zone più scure. Qualità audio migliorabile.
prestazioni 3D   9/10
Il sistema è di tipo attivo. Abilitando il 24p Smooth Film offre immagini molto nitide, quasi completamente prive di doppi bordi e ghosting.
RAPPORTO Q/P   8/10
Considerate le dimensioni, la ricchezza funzionale e la novità degli schermi Ultra HD, questo 65” AX800 è offerto ad un prezzo concorrenziale ed offre prestazioni veramente ottime nel parco degli LCD edge LED.

PRO
✔ Ricca dotazione funzionale
✔ Contrasto elevato
✔ Doppio tuner e accesso remoto

CONTRO
✔ Gestione segnali interlacciati
✔ Suono migliorabile
✔ Menu molto complesso

Costruttore: Panasonic Corporation, Giappone
Distributore:  Panasonic Italia, viale dell’Innovazione 3, 20126 Milano
tel. 02 67881- www.panasonic.it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

Pannello: LCD LED Ultra HD, certificato THX
Scansione: BLS IFC 2000 Hz
3D: attivo/frame sequential
Risoluzione: 3840 x 2160 pixel
Angolo di visione: 176°
Ingressi HDMI: 1 x 2.0, 3 x 1.4 (ARC su due connettori)
Ingresso DisplayPort: 1
HDCP: 2.2
Ingressi USB: 1x 3.0, 2x 2.01
Ingresso Ethernet: 1
Slot SD: SDXC
Slot Common interface: 2x CI Plus 1.3
Ingressi analogici: Scart, RCA component/composito
Uscita audio:  ottica digitale
Sintonizzatore: DVB-T2, DVB-S2, DVB-C
Formati video supportati: HEVC, H264, AVCHD, AVCHD 3D; AVI, MKV, MP4, FLV, 3GPP, VRO, VOB, TS, PS; MP3, AAC, WMA Pro, Flac, Apple Lossless, WAV; JPEG/MPO
Connettività wireless: WiFi, Bluetooth
Consumo nominale: 317 W
Consumo Standby: 0.2 W
Dimensioni con base: 1466 x 887 x 368 mm
Dimensioni senza base: 1466 x 863 x 45 mm
Peso con/senza base: 59 / 41 Kg

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