DJI, ben noto marchio impegnato nella realizzazione di apparecchi per la fotografia aerea a pilotaggio remoto – familiarmente definiti ‘droni foto video’ – ha presentato due nuovi modelli, Inspire 2 e Phantom 4 Pro
Nel corso di un evento per la stampa a Berlino, DJI ha presentato due nuove ‘armi’ per la battaglia dei cieli, ovvero per l’ormai affollato e assi competivo mercato dei droni per riprese foto e video.
Il primo modello presentato è siglato Inspire 2, che, come segnala la sigla, rappresenta la seconda versione di un apparecchio ben noto. Fra le caratteristiche del nuovo modello, da segnalare il corpo in lega di magnesio e alluminio, a vantaggio di affidabilità e leggerezza al tempo stesso, e le prestazioni ‘pure’, sintetizzabili in una velocità massima di 107 Km/h (67 mph) e un’accelerazione fino a 80 Km/h (50 mph) in soli 4 secondi. Interessante l’autonomia di volo, 27 minuti, possibile grazie ad un sistema di doppia batteria (che offre anche maggior sicurezza, in caso di guasto di una unità).
Dal punto di vista della ripresa, da segnalare una nuova videocamera frontale studiata per offrire al pilota una vista migliore per il controllo principale, mentre l’operatore riceve dati indipendenti dalla videocamera Zenmuse montata sul gimbal principale; a proposito di videocamere, Inspire 2 supporta le nuove Zenmuse X4S (con sensore da 1 pollice e 20 MP) e Zenmuse X5S (con sensore micro quattro-terzi da 20,8 MP) nonché videocamere aggiuntive in futuro.
L’Inspire 2 registra video in 5,2K a 4,2 Gbps per video Adobe CinemaDNG RAW, e supporta Apple ProRes 422 HQ (5.2K, 4K) e ProRes 4444 XQ (4K), H.264, e H.265. Attraverso una modalità ottimizzata, l’Inspire 2 trasmette video fluidi a 1080i50/720p60.
Inspire 2, attrezzato con eliche opzionali da alta quota, può arrivare ad un’altezza massima di 4999 metri (16.404 piedi) sopra il livello del mare; grazie al nuovo sistema di propulsione, è possibile effettuare movimenti della videocamera verticali spettacolari (fino a 6 metri al secondo in salita e fino a quasi 9 metri/secondo in discesa ).
E veniamo al Phantom 4 Pro, un modello che l’azienda definisce ‘intelligente’. La videocamera entrobordo adotta un sensore da 1 pollice e 20 megapixel, con gamma dinamica di quasi 12 stop, e può registrare video in 4K fino a 60 fps a un bitrate massimo di 100 mbps.
Nel Phantom 4 Pro c’è una versione migliorata del sistema di elisione di ostacoli originale DJI FlightAutonomy, che può localizzare, navigare e pianificare itinerari per il drone, consentendogli di evitare gli ostacoli per un raggio di 29,8 metri davanti e dietro (anche in ambienti tridimensionali complessi) e molte altre funzioni, compresa la capacità di evitare l’atterraggio su terreni scoscesi o sull’acqua, il Draw Mode che permette di disegnare linee sul display di controllo e reindirizzare l’apparecchio lungo quella rotta.
Il Phantom 4 Pro vola fino a ben 49.9 km/h, in P mode, con il sistema di elisione di ostacoli abilitato e a 72.4 km/h in sport mode; l’autonomia di volo arriva a 30 minuti.
Da segnalare, infine, il nuovo, telecomando compatto del Phantom 4 Pro, con display opzionale ad alta luminosità utile per fornire una visione in HD dalla videocamera frontale così come per i dati di telemetria, anche con luce del sole diretta; il controllo incorpora GPS incorporato, bussola, slot per scheda Micro-SD e porta HDMI.
Capitolo prezzi: Inspire 2, 3.399 euro; Phantom 4 Pro,1.699 euro; Phantom 4 Pro+ 1.999 euro.